giovedì 5 novembre 2009

Educazione sessuale a scuola? Indispensabile



La notizia ha riempito
le pagine dei giornali nazionali. Tra qualche ora non se ne parlerà più fino a quando non ci sarà un nuovo caso.

Il caso, in breve, è questo: una ragazza di 14 anni, che frequenta la terza media a Foligno, tra pochi giorni darà alla luce una bimba. Il papà ha solamente 15 anni, anche lui studente di terza media nella stessa scuola. I due ragazzi, dicono gli amici, aspettano la nascita della bambina senza particolari preoccupazioni, e desiderano prendersene cura insieme, mentre le famiglie sono molto preoccupate, anche perché non si tratta di famiglie abbienti.

La ragazza è una studentessa modello e continua ad andare regolarmente a scuola. La ragazzina si sarebbe confidata con la mamma quando era già al quarto mese di gravidanza, in un momento in cui non era più possibile prendere in considerazione l'ipotesi di una sua interruzione volontaria.

Mi chiedo: forse non sarebbe il caso che in classe si parli della educazione sessuale e del modo di prevenire certe cose? In Italia la scuola la stanno cambiando, forse la stanno anche definitivamente rovinando. Non sarebbe meglio cercare di fare in modo di inserire (non a chiacchiere) l'ora di educazione sessuale? Secondo me dovrebbe diventare un insegnamento obbligatorio.

Fino ad oggi infatti l'argomento è stato trattato o in maniera esclusivamente fisiologica dai docenti di scienze, oppure in maniera esclusivamente etico-religiosa dai docenti di religione cattolica, con tutti i limiti che possono derivare da un'educazione del genere. Tra l'altro, quando si parla di educazione sessuale nella scuola, spesso si fraintende e si insegna ai ragazzi solo l'uso dei contraccettivi. Nulla di più sbagliato, in famiglia e a scuola bisogna educare i ragazzi ad un amore fedele aperto alla vita.

Il sesso deve essere un mezzo e non un fine. In un'epoca come questa, in cui si sa tutto di tutto, succedono ancora queste cose...? Sarebbe il momento di fare cadere il tabù del sesso e che se ne parlasse liberamente. Ma questo è un Paese di ignoranti e superstiziosi, e tale è destinato a restare ancora per chissà quanto. Qualcuno si chiede giustamente "A cosa serve se poi la televisione propone in orari non protetti esempi sconci?".

Le statistiche dicono che i giovani imparano la sessualità anzitutto dagli amici (30%), poi dalla propria madre (20%), da libri e riviste (13%), dal proprio padre (7%). I docenti hanno una percentuale molto bassa: 5%. L'educazione è primordiale nella vita di un uomo (e quindi di un bambino) e quella sessuale è necessaria! Ma non essendo dono di tutti, deve sostituirsi l'istituzione pubblica alle mancanze dei genitori!

Se posso dare un suggerimento proporrei inoltre di affidare l'insegnamento sessuale ai "pentiti ormai adulti" e non ai soliti moralisti inesperti. L'educazione sessuale a scuola serve, eccome.

Enzo Amato

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