sabato 31 ottobre 2009

La donna scimmia vuol ritornare nella giungla

Per diciotto anni, ha vissuto in una foresta al confine tra Cambogia e Vietnam, insieme alle scimmie.

Il suo nome è Rochom P'ngieng, tutti la conoscono come "Jungle Woman", la donna della giungla.

Scomparsa a 8 anni nel 1989, Rochom è stata poi ritrovava due anni fa. Da allora, la giovane, ormai 28enne, non si è mai riabituata alla vita in società.

Genitori e parenti non sanno più come fare: Rochom continua a dimagrire, si rifiuta di mangiare, si toglie i vestiti in pubblico e tenta sempre la fuga.

Non parla, limitandosi a emetter suoni disarticolati simili alle scimmie.

I suoi occhi assenti si riaccendono solo per la giungla: lì sogna di tornare, in quella natura che l'ha vista crescere per gran parte della sua vita.

Un 15enne malato di scommesse clandestine...

Un uomo di 38 anni ricatta un 15enne "malato" di scommesse clandestine.

L'uomo minacciava il ragazzino che giocava al picchetto e gli doveva 20mila euro. In pegno un anello della madre.

Il ragazzo di quindici anni, accompagnato dai propri genitori ha denunciato alla Polizia di Stato di essere rimasto vittima di un'estorsione da parte di un uomo di 38 anni, titolare di un'edicola, al quale avrebbe dovuto consegnare 3.000 euro in contanti per rientrare in possesso di un anello (di proprietà della madre) che aveva consegnato all'uomo quale pegno per il mancato pagamento di alcune scommesse.

Il minore ha raccontato agli agenti del Commissariato che da circa due anni, preso dalla "febbre del gioco", ha effettuato giocate al "Picchetto" (scommesse clandestine) con l'uomo, senza ottenere da lui alcuna ricevuta e senza mai vincere e di aver accumulato, pare, un debito di 20.000 euro.

Pressato dalle continue richieste di soldi, il minore ha sottratto ai genitori la somma di 4.000 euro e l'anello della madre per consegnarli a Massimo il quale, per intimorirlo e farsi consegnare un'ulteriore somma di denaro, esercitava un'estrema pressione psicologica nei confronti del ragazzo millantando conoscenze con ambienti malavitosi.

I poliziotti del Commissariato di Roma dopo aver fotocopiato 3.000 euro in banconote consegnati dalla madre al minore, hanno organizzato un servizio in abiti civili per identificare "Massimo" e per permettere alla famiglia di rientrare in possesso dell'anello.

Il minore è stato accompagnato all'appuntamento e tenuto sotto costante controllo da parte della polizia. Massimo si è presentato nel luogo convenuto ed al momento della consegna del denaro da parte del minore è stato bloccato e arrestato dagli agenti per estorsione.

All'interno dell'appartamento i poliziotti hanno trovato l'anello della madre del minore (del valore di circa 100.000 euro) che le è stato restituito, sostanza stupefacente, bilancini e materiale cartaceo inerente le scommesse.

Halloween, rito satanico?

L'associazione Comunità "Papa Giovanni XXIII" spara contro la festa di Halloween, contro la notte delle streghe che si festeggia tra la notte del 31 ottobre e del 1 novembre. Secondo l'associazione Halloween è "un grande rituale satanico": l'avvertimento è a "tutti i genitori, e tutti coloro che credono nei valori della vita che la festa di Halloween è l’adorazione di Satana che avviene anche in modo subdolo attraverso la parvenza di feste e di giochi per giovani e bambini".

La Comunità scenderà così per le strade per manifestare contro la festa di Halloween.

Il sistema imposto di Halloween, infatti, proverrebbe "da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare in alcune sette in sacrifici rituali, rapimenti e violenze". Halloween è per i satanisti "il giorno più magico dell'anno" e in queste notti, denuncia l'Associazione, si moltiplicano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l'avvio allo spiritismo e stregoneria.

Attenzione quindi "agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perchè segreti o riservati". Ovviamente il mondo cattolico non deve promuovere "in nessun modo questa ricorrenza dell'inneggiamento del macabro e dell'orrore".

L'associazione, impegnata da molti anni sul fronte del recupero delle vittime delle sette occulte, fa notare che il mese di ottobre è "un tempo particolarmente propizio per adescare le nuove leve del satanismo e il 31 ottobre si compiono riti satanici in molte chiese sconsacrate e in molti cimiteri. Si rubano le ostie consacrate e si dissacrano i luoghi della nostra tradizione cristiana".

"Halloween spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico-esoterica che ha lo scopo di sovvertire i principi della religione, attaccando il sacro e i valori dello spirito attraverso una subdola iniziazione alle arti e alle immagini dell'occulto".

"Il più esposto è il mondo dei minorenni, è il più a rischio. E' alto il pericolo che un tale appuntamento generi sempre più connivenze con il crimine e con sette spietate e senza scrupoli".

Nasce un gruppo folk a Marsala di giovani

Tutto è iniziato nel mese di luglio di quest'anno, quando le mamme degli alunni della quarta elementare della scuola "Piano Olivieri" di Strasatti hanno deciso di far partecipare i propri figli al primo memorial folkloristico dedicato a Liliana Maltese (scomparsa nel mese di aprile 2009), cantante e ballerina folk per oltre 15 anni e mamma di Dario che frequenta la classe che ha preso l'iniziativa.

La serata dello spettacolo doveva essere unica e sola, ed invece la bravura e l'impegno di questi ragazzini unito all'incoraggiamento delle mamme e all'aiuto professionale, organizzativo e di direzione del musicista Peppe Amato (marito di Liliana) ha fatto sì che il gruppo andasse avanti e si formasse "strutturalmente".

Ad oggi gli impegni di questi piccoli cantanti e ballerini folk sono stati numerosi e per i prossimi mesi sono previsti diversi spettacoli nella provincia. Ultimo è stata la festa organizzata al "Giardino d'Infanzia" di Marsala. Per l'occasione i protagonisti hanno portato nuove canzoni, per la prima volta eseguite in pubblico, egregiamente e con disinvoltura. Per l'occasione hanno suonato oltre a Peppe Amato anche Maria Luisa Pala (fiscaletto) e Peppe Oddo (fisarmonica).

Le mamme sono felicissime di questo "impegno" extra scolastico dei propri figli e Peppe cercherà di far crescere un gruppo che è già intonato e molto portato a dare entusiasmo al pubblico e a trascinarlo con le canzoni e i balli tipici siciliani. Il nome provvisorio del gruppo era "I Marranzani", adesso su proposta unanime di mamme e bambini si sta cercando di intitolare il gruppo proprio a Liliana Maltese.

Fanno parte della compagine: Silvia Ienna, Diego Angileri, Vita Maria Maltese, Serena Stassi, Dario Amato, Alessia Tumbarello, Antonino Sciacca e Margaret Badalucco.
Enzo Amato

venerdì 30 ottobre 2009

Dormono nei cimiteri e segano i cadaveri

A Navotas, città a nord di Manila, la povertà estrema costringe numerose famiglie filippine a trovare rifugio nel Cimitero municipale. Le persone dormono in giacigli improvvisati sopra le tombe o addirittura dentro ai loculi.

Spesso, per esigenze di spazio, i cadaveri vengono esumati e segati in pezzi per essere trasferiti in una tomba più piccola e lasciare dunque libero il loculo, in cui qualcuno potrà dormire.

Cadaveri segati a pezzi per dormire nei loculi...

All'interno del cimitero è stato addirittura improvvisato un campo da basket tra le tombe, dove i bambini possono giocare.

Tutti nudi ad un Bed & Breakfast

Un Bed & Breakfast per naturisti

E' questa la stravagante idea con cui Mike Howard e Margaret Pate hanno iniziato la loro attività a Domain Farm, vicino Cellarhead (UK), gettando scompiglio nella tranquilla comunità inglese, abituata a ben altri "panorami".

La struttura ospita persone in cerca di "pace e relax", lontano da stress e convenzioni sociali. I due proprietari svolgono tutte le mansioni domestiche, dalla cucina al riassetto delle camere, completamente nudi, e così sono invitati a fare anche i loro ospiti.

Per chi lo desidera, però, è possibile tenersi addosso i vestiti.

Il B&B ha tuttavia provocato l'indignazione di alcuni vicini, che chiedono a gran voce di mettere dei pannelli o dei muri per limitare la vista dall'estero. In risposta, i proprietari hanno piantato alcuni alberi: va bene la privacy, ma non vogliono rovinare il paesaggio con strutture artificiali.

Chissà chi la spunterà alla fine...

Suicida per la vergogna di non essere laureato

Francesco, 25 anni, suicida per la vergogna di non essere dottore

Non riusciva a colmare quegli spazi vuoti nel libretto universitario. E nemmeno il dolore, la paura, la vergogna di deludere i suoi genitori che lo credevano uno studente modello e invece per Francesco, 25 anni, di Ascoli Piceno, in trasferta a Roma per studiare giurisprudenza e diventare avvocato, la laurea era ancora molto lontana.

Troppo difficile fare marcia indietro, ammettere di aver mentito per mesi tutte le volte che ai suoi raccontava di un successo universitario. A casa ormai già si fantasticava su quel giorno, sui festeggiamenti, sui regali per il "dottore" laureato alla Luiss.

Per la famiglia avrebbe dovuto laurearsi a giorni e invece era ancora indietro di venti esami. Un umiliazione troppo grande per lui che tre giorni fa ha preferito uccidersi, piuttosto che ammettere la verità. Gettandosi sotto un convoglio della metropolitana alla stazione Tiburtina, convinto di non avere altra scelta.

Da mesi viveva una realtà parallela: alla famiglia raccontava di essere ormai vicino alla laurea, in realtà a dividerlo dal traguardo c’erano ancora moltissimi esami. Il senso di colpa era troppo grande. Così martedì mattina Francesco ha aspettato che la metro entrasse nella stazione Tiburtina e si è lanciato nel vuoto credendo che sarebbe stato meglio così. Inutili i soccorsi, non c'è stato più nulla da fare.

"Conoscevamo la situazione del ragazzo - ammette il preside della facoltà di Giurisprudenza - per 6 o 8 volte era stato contatto dal nostro servizio "Luiss ti ascolta" fatto da psicologi e funzionari. L'ultimo colloquio era avvenuto lo scorso settembre, anche in quel caso il ragazzo aveva promesso che avrebbe ripreso a sostenere gli esami".

Un caso critico quello del venticinquenne di Ascoli Piceno, ma essendo maggiorenne per un problema di privacy non hanno potuto contattare le famiglie.

Le famiglie che devono vigilare di più, essere più vicini ai loro figli. Gli esami sono atti pubblici e i familiari hanno la possibilità di informarsi.

Nasce "Google Discover Music"


Nasce "Google Discover Music" per le ricerche musicali

Per ascoltare o comprare una canzone ora basta fare una ricerca su Google. Il colosso ha infatti introdotto sul suo motore "Google Discover Music", una funzionalità di ricerca avanzata espressamente dedicata al mondo discografico.

Il colosso di Internet darà agli utenti la possibilità di ascoltare 30 secondi un brano e di acquistarlo attraverso un link diretto ai negozi online.

Le canzoni potranno anche essere ascoltate gratuitamente in streaming. La ricerca sarà filtrata per titolo della traccia, artista, album e anche testo. Per trovare la canzone desiderata, cioè, si potranno inserire anche alcuni versi del brano.

Il servizio con cui Google rafforza la sua presenza nel mercato musicale sta partendo negli Stati Uniti. Negli altri Paesi bisognerà attendere il raggiungimento di accordi specifici.

La nuova opzione di ricerca potrebbe aiutare Google a consolidare la sua posizione nell'industria musicale, sempre più orientata verso internet. Un mercato dove la compagnia è già presente anche con YouTube, che a molti video musicali da alcuni mesi abbina un link per acquistare le canzoni su iTunes.

Al contempo, il servizio va incontro alle esigenze degli utenti. Secondo Google, infatti, tra le prime dieci ricerche più frequenti negli Stati Uniti, due hanno a che fare con la musica. "Ogni giorno ospitiamo milioni di ricerche in ambito musicale. Le persone vogliono sapere di più sui loro artisti preferiti o su un nuovo album, oppure vogliono scoprire il titolo della canzone che gli ronza in testa".

Il servizio potrebbe aumentare il già intenso traffico sul sito di Google, e di conseguenza i ricavi pubblicitari legati alle ricerche.

Nina Moric: "Sesso cinque volte al giorno"

Nina Moric (33 anni), sembra aver raggiunto la felicità dopo il periodo pesantissimo dovuto alla separazione da Fabrizio Corona. Fonte di questa nuova energia è Martin Evans, modello canadese ed ex-compagno di hockey, con cui ha instaurato una bella storia d'amore

"A mio figlio Carlos ho detto che Martin è un amico speciale di mamma, ma credo che abbia capito: mi vede sempre con il sorriso".

"Ci siamo conosciuti in palestra. Io sudavo sul tapis roulant e lui faceva pesi. I nostri sguardi si incrociavano. Io sono cattolica e credente, mai e poi mai pensavo di poter incontrare qualcuno che mi desse la stessa serenità e la stessa pace che io provo quando prego".

"La prima sera che siamo usciti, avrei voluto fare l'amore, ma non era giusto, era troppo presto. Poi, però, non ho resistito... Ora anche cinque volte al giorno. Scherzando, ogni tanto, ci diciamo: 'Sposiamoci'. Non nego che, se continuasse così, se non si trattasse del sacro fuoco delle prime uscite, un pensierino ce lo farei".

giovedì 29 ottobre 2009

Scandalo trans, trema la Roma vip

I procuratori che seguono l'inchiesta sul ricatto a Piero Marrazzo dicono che non ci sono altre vittime di questo scandalo. Ma le voci su altri presunti vip (politici, attori e calciatori) coinvolti in questi incontri continuano a girare insistentemente. Il perno di tutta l'inchiesta è il trans Natalie che, nonostante sia in Italia clandestinamente, non sarà espulsa proprio perché testimone.

I nomi della Roma "bene" che frequentavano l'appartamento di via Gradoli sono pesanti: politici, attori, calciatori. Nomi sussurrati dagli stessi trans e che sarebbero state vittime di ricatti proprio come l'ex governatore del Lazio. Nomi che però non risulterebbero allo stato agli atti dell'inchiesta, nè nelle intercettazioni. Gli inquirenti stanno passando al setaccio almeno tre rapine compiute la scorsa primavera da sedicenti carabinieri ai danni di transessuali. E' da questi episodi che gli inquirenti hanno preso spunto per estendere i loro accertamenti.

Verifiche ci sono anche per stabilire chi portava la cocaina nel corso degli incontri, chi la cedeva e chi la comprava. Altri accertamenti invece riguardano i soldi, tantissimi, usati per pagare i transessuali che, per un rapporto "con coca", chiedevano anche 5.000 euro. Ma anche i soldi che avrebbero percepito i quattro carabinieri arrestati sempre frutto di altri ricatti. Per questo sono stati avviati accertamenti patrimoniali.

Gli inquirenti della capitale hanno chiesto al Viminale il mantenimento sul territorio italiano di Natalie, il viado sorpreso nello scorso luglio in atteggiamenti intimi con l'ex governatore del Lazio. Essendo clandestino, il transessuale dovrebbe essere espulso, ma per la sua particolare veste di testimone rimarrà, per il momento nella capitale.

Lo spumante italiano è leader mondiale

Ogni tanto una buona notizia! L'Italia diventa il terzo paese produttore al mondo e il secondo esportatore.

Cresce l'export di spumante italiano in 70 paesi. Stabile il consumo nazionale. E L'Italia diventa il terzo paese produttore al mondo e il secondo esportatore.

Nel 2008 sono state distribuite 328.485 milioni di bottiglie, un +9% fra consumi nazionali e resto del mondo rispetto al 2007. In 10 anni si riscontra un incremento del 33%.

All'estero sono state spedite 172.885 milioni di bottiglie, un incremento del 15% rispetto al 2007 e per la prima volta la spedizione di bottiglie all'estero (pari al 51%) supera il consumo in Italia.

Dopo la Francia con 197 milioni di bottiglie e prima della Spagna con 157 milioni, l'Italia è il secondo paese al mondo per le esportazioni. All'origine il comparto vini spumanti vale 1 miliardo di euro (media base euro 2,90 a bottiglia) e 3 miliardi di euro al consumo (media base euro 9 a bottiglia).

Il mercato mondiale inizia a riconoscere agli spumanti italiani un valore più alto del passato, sono acquisiti nuovi mercati per innamoramento dei consumatori verso un vino semplice e moderno, si diventa competitor di prodotti anche più blasonati perchè il mercato mondiale sta ricercando un nuovo rapporto fra valore/identità, e il marchio "Italia" lo identifica.

Per tre volte uccide il marito

Ha scelto sempre delle serate di festa per liberarsi della sua dolce metà. Per tre volte si è sposata e in tutti casi ha fatto fuori il marito di turno a coltellate.

Lo racconta un quotidiano popolare russo.

La siberiana Irina Rybalko, 45 anni, di Novosibirsk, ha scelto per tutte e tre le occasioni una giornata di festa, con solenni bevute. Il giorno di Pasqua del 1992, dopo aver alzato un po' il gomito a tavola, ha piantato un coltello nel petto della sua dolce metà: quattro anni di carcere.

Uscita di prigione e rifattasi una vita sentimentale, Irina ha aspettato la notte di Halloween per lanciarsi armata di coltello sul suo secondo marito, uccidendolo e ottenendo una nuova condanna di dieci anni.

La notte di Capodanno del 2008 infine ha ucciso il terzo consorte a colpi di pugnale. Dovrà scontare 12 anni di carcere, prima di riprovarci eventualmente con un quarto.

Grande Fratello, sosia e separati alla nascita

Tullio Tomasino = Austin Powers

I nuovi concorrenti della decima edizione del Grande Fratello sono entrati solo da pochissimo, ma sulla rete impazzano notizie e curiosità compresa quella legata alle somiglianze con personaggi dello spettacolo.

Ho provato a "giocare" con questi "separati alla nascita"... con un po' di immaginazione.


Camila Santana = Belen Rodriguez

George Leonard = Fabrizio Corona

Sabrina Passante = Michelle Hunziker

Alberto Baiocco = Sergio Muniz

Mauro Marin = Elvis Presley

mercoledì 28 ottobre 2009

Don Giacomo saluta Amabilina e...

Amici carissimi,
"Rendo grazie a Colui che mi ha reso forte, Cristo Gesù Signore nostro, perché mi ha giudicato degno di fiducia mettendomi al suo servizio".

Queste parole, tratte dalla prima lettera di San Paolo apostolo a Timoteo, hanno da sempre accompagnato il mio cammino vocazionale e sacerdotale, descrivendone lo stupore suscitato dagli eventi epifanici interpretati e vissuti quali segni della presenza benevola del nostro Dio. Oggi, mentre mi accingo a concludere una parte del mio ministero sacerdotale tra voi, ancora una volta, con piena convinzione, ripeto "Rendo grazie al Dio clemente e misericordioso".

Ricordo quei giorni di cinque anni fa, quando dovendo decidere se accettare la guida della parrocchia di Amabilina, dinanzi a dubbi e incertezze, mi sono lasciato condurre dalla voce del Buon Pastore il quale non abbandona la sua opera, anzi viene incontro alle nostre necessità e mostra la sua onnipotenza nella debolezza umana. I sentimenti di immensa gratitudine verso Dio si riflettono nel ringraziamento personale che oggi voglio estendere a ciascuno di voi.

Con e per voi ho vissuto una fase della mia vita. Un tempo che seppur breve, è stato denso e ricco. Un tempo positivo e provvidenziale. Gratitudine esprimo agli ammalati che ho incontrato. In loro più volte ho riscontrato i segni di un abbandono fiducioso in Dio e un richiamo costante a vivere la vita senza perdersi nelle banalità di questo mondo.

Gratitudine esprimo agli anziani della nostra parrocchia, a coloro che non potendo muoversi, ho incontrato nelle loro case per celebrare il Sacramento della Confessione. Essi sono, con il loro raccontare, il ricordo della nostra storia. Da parte nostra l'impegno a custodirli, ad amarli e a dare loro sempre il calore di una famiglia.

Gratitudine esprimo a quanti, pur nelle difficoltà della vita, hanno sempre dimostrato un senso alto della dignità umana, forte volontà nell'andare avanti senza piegarsi a compromessi, a logiche riduttive della vita stessa.

Gratitudine esprimo a quanti collaborano nella vita pastorale, alle Suore di Maria Bambina, ai catechisti, ai ministri straordinari dell'Eucaristia, agli operatori Charitas, agli addetti all'ufficio parrocchiale, ai membri dei due comitati, ai coristi, ai ministranti, alle signore che provvedono alla pulizia e al decoro della Chiesa, al gruppo famiglia, al gruppo Vianneiany, al consiglio pastorale.

Vi ringrazio di vero cuore per la disponibilità che donate a questa nostra e vostra parrocchia perché essa cresca nel Signore. Voi tutti operatori pastorali avete ricevuto dal Signore il mandato di collaborare per l'edificazione del regno di Dio. A voi è affidata la crescita di questa comunità. La nostra presenza, il nostro fare qualcosa per il Signore in Parrocchia sarà efficace e credibile nella misura in cui sapremo sempre attenerci a quanto, in semplicità, è scritto sui testi sacri, fuggendo quella tentazione di ridurre il dovere religioso a puro atto esteriore bigotto e insignificante, privo di qualsiasi comunicazione.

A chi collabora pastoralmente, nella diversità dei ruoli, il Signore chiedere di saper comunicare con la vita stessa la propria e personale fede sincera e umile.

Cinque anni di ministero sacerdotale qui ad Amabilina mi hanno permesso di poter conoscere meglio e apprezzare tutta la bontà che è racchiusa tra le famiglie del quartiere popolare e che, purtroppo, troppo spesso la nostra città di Marsala volontariamente sconosce.

Anche dalla parte politica, il quartiere di Amabilina, come anche quello di Sappusi e Via Istria, sembrano essere considerati luoghi privilegiati da cui ricevere facilmente voti politici in cambio di promesse campate in aria o altro. Sento il dovere, dunque, di esortare le pubbliche amministrazioni ad avere una maggiore attenzione ai quartieri popolari, specie verso quei nuclei familiari più in difficoltà.

L'attività politica nella sua essenza è ricerca e realizzazione del bene comune. Da questo principio inscritto fondamentalmente nella legge naturale dell'uomo, nasce il dovere ragionevole di andare incontro alle varie povertà per sanarle.

L'attività politica è vera ed è da apprezzare quanto più essa risolve, da certezze, solleva la vita del singolo uomo dalle varie condizioni di povertà e di emarginazione sociale. I disagi sociali non possono e non devono mai essere lo strumento per acquisire poltrone o potere o successo, o per dare qualche impiego all'amico o al tizio che ha trovato voti elettorali per cui ricambiare in qualche modo.

Questo meccanismo irragionevole è inqualificabile e antievangelico. Ogni autorità politica deve elaborare e promuovere progetti sociali fortemente incisivi e sostanziosi, che lungi dall'essere contagiati da logiche clientelari, possano dare svolte significative e positive alla vita di chi vive in condizioni precarie.
Don Giacomo Marino

La conosce su Facebook e poi la uccide...

Si conoscono su Facebook, lui finge di avere 16 anni e la uccide

L'uomo, un 32enne, ha confessato ma ha detto che la morte della 17enne è avvenuta per cause accidentali.

Soffocata con del nastro adesivo e abbandonata in un fosso: questa la tragica fine della diciassettenne Ashleigh Hall, che mancava dalla sua casa di Darlington, nella contea di Durham, da domenica sera, quando aveva detto alla madre Andrea che avrebbe passato la notte da un amico.

Stando, invece, ai compagni del corso di babysitter che Ashleigh seguiva, la giovane doveva incontrarsi con un misterioso ragazzo conosciuto su Facebook e che le aveva detto di avere 16 anni.

Ma a quanto sta emergendo dalle indagini, l'appuntamento sarebbe stato, invece, con un uomo di 32, fermato dalla polizia per un banale controllo alla macchina (la sua auto era senza assicurazione) nel pomeriggio di lunedì vicino e che, una volta portato alla centrale, avrebbe poi confessato agli attoniti agenti "di aver ucciso una ragazza".

L'uomo, che ha dei precedenti per reati sessuali su adulti, è stato quindi arrestato con l'accusa di rapimento ed omicidio. Sarebbe stato lui stesso a portare gli investigatori nel luogo in cui giaceva il corpo senza vita e completamente vestito della povera Ashleigh, un fossato deserto sul retro di un ristorante, a pochi metri di distanza dal posto di blocco della polizia e spesso meta di coppiette in cerca di intimità.

Il presunto omicida avrebbe continuato a sostenere che la morte della ragazza sarebbe stata accidentale, mentre sono in corso gli esami autoptici per stabilire le esatte cause del decesso e se c'è stata violenza sessuale.

L'ispettore Harker, a capo dell'inchiesta: "È un caso davvero terribile legato ad una serie di tragiche circostanze. Crediamo che i due si siano incontrati online e per questo non mi stancherò mai di ripetere a genitori e ragazzi di essere assolutamente certi dell'identità della persona con la quale chattano e di non incontrare nessuno se non si è sicuri di chi sia".

"Ashleigh aveva detto alla madre che avrebbe passato la notte fuori e che sarebbe stata di ritorno lunedì all'ora di pranzo, ma quando non si è vista i familiari hanno cominciato a chiamarla sul cellulare, senza però ricevere risposta. A quel punto, si sono preoccupati e ci hanno chiamato. Il corpo della ragazza è stato trovato poco dopo l'arresto del 32enne per una banale infrazione del codice della strada, ma solo dopo che lo abbiamo portato alla centrale di Middlesbrough l'uomo ha raccontato agli agenti quello che aveva fatto".

Le testimonianze di quanti conoscevano la ragazza: "Ashleigh era una ragazza solare e sempre sorridente"; "Ashleigh aveva conosciuto uno su Facebook e lui le aveva detto di avere 16 anni, ma ovviamente si trattava di una bugia".

Mettete in guardia i vostri figli sull'uso di Internet e non lasciate che usino Facebook o siti simili se sono minorenni.

Quest'uomo vi appare nei vostri sogni?

Ma chi è quest'uomo? Lo avete visto mai nei vostri sogni/incubi?

Quest'uomo sembra che appare nei sogni di migliaia di persone. Ha importunato chiunque ma nessuno lo conosce. Da tre anni a questa parte più di 2000 persone in tutto il mondo hanno sognato lo stesso faccione appartenente allo stesso uomo, senza avere la minima idea di chi sia.

La notizia è di quelle che intasano il web: non a caso gli utenti hanno aperto un sito e pubblicato discussioni per cercare di capire se il fenomeno è reale o se è solo una forma di isteria su scala planetaria. Voi lo "conoscete"?

Nel 2006 una donna di NewYork ha raccontato al suo psichiatra che in sogno le è apparso il viso di un uomo mai visto né frequentato. La presenza dello sconosciuto, che si permetteva pure di darle consigli sulla sua vita, era diventata una costante nelle notti della donna. Lo psichiatra allora ha chiesto alla paziente di disegnare su un foglio i lineamenti dell'uomo.

Nei giorni successivi altri pazienti, dopo aver notato lo schizzo sulla scrivania dello psichiatra, hanno affermato di aver vissuto la stessa esperienza. Lo specialista a quel punto ha inviato l'immagine ad alcuni colleghi e ha scoperto che la faccia dello sconosciuto ha infestato il sonno di migliaia di persone sparse per il mondo.

Il viso dell'uomo era sempre lo stesso, ma ogni paziente lo descriveva a modo suo: chi vestito da Babbo Natale, chi come una figura paterna, chi nei panni di un amante. Il faccione ha scatenato un'onda di curiosità, al punto che è nato un sito web (thisman.org), dove i visitatori tentano di dare una spiegazione al fenomeno.

Secondo qualcuno il volto dello sconosciuto farebbe parte di una specie di subconscio collettivo dove sono ammassate la memoria e le ossessioni di tutti gli esseri umani. Altri ritengono che l'uomo sia l'incarnazione dei sogni e per questa ragione abbia il potere di far visita a chiunque durante la notte. Gli scettici danno la colpa agli ufo o ai soliti italiani, accusati di aver escogitato la bufala per farsi pubblicità.

Tra un delirio e l'altro la caccia all’uomo continua. Sogni d'oro.

martedì 27 ottobre 2009

Hula hop mania

Impazza la hula hoop mania

I suoi "utenti" più tradizionali sono le ragazzine, ma è bastato che Michelle Obama si esibisse nel giardino della Casa Bianca per far scoppiare la mania per l'hula hoop, il cerchio di plastica da far roteare intorno ai fianchi, al bacino o anche su un braccio o una gamba.

Il cerchio è un po' giocattolo, un po' attrezzo ginnico, ma si tratta in ogni caso di un modo allegro e divertente per fare movimento, visto che mette in attività tutti i muscoli del corpo, in particolare quelli del bacino. Utilizzato regolarmente snellisce i fianchi e riduce i centimetri del girovita.

L'hula hoop nasce come giocattolo, ma nello stesso tempo è un attrezzo di giocoleria che richiama alla mente soprattutto l'abilità degli artisti circensi. E' realizzato utilizzando materiale vario, per lo più di plastica a colori vivaci, ha forma circolare e dimensioni variabili.

Lo svolgimento del gioco con l'attrezzo consiste nel calzarlo e farlo ruotare attorno al bacino per il maggior tempo possibile, senza farlo cadere a terra. L'esercizio sembra facile, ma in realtà richiede una certa destrezza e senso del ritmo.

Gli esercizi sono molteplici per tipologia e difficoltà: può essere fatto ruotare, oltre che al bacino, anche sugli arti inferiori o superiori, o anche a diverse altezze fino attorno al collo. L'utilizzo simultaneo di più cerchi aumenta inoltre il livello tecnico di difficoltà dell'esecuzione dei movimenti e consente all'esecutore di "inventare" piccole coreografie e vere e proprie esibizioni.

Se siamo tentati di considerarlo un gioco da bambine, faremo meglio a ricrederci: il cerchio può trasformarsi in un attrezzo da imprese estreme.

E' un vero divertimento più che uno sport, magari tra una pausa e l'altra dello studio, da usare anche con gli amici. Se praticato con un giusto criterio, come tutte le attività fisiche, può apportare sicuramente dei benefici.

La moda del cerchio comincia a farsi sentire anche nei negozi specializzati. Sicuramente è un prodotto comprato dai genitori per diversificare i giochi dei propri figli. Non so se sia da attribuire alla performance della signora Obama, ma negli ultimi giorni si è registrato un boom di vendite. Non solo di quelli che costano solo 4 euro, ma anche di quelli che arrivano a 12 euro.

Si laurea a 93 anni in Giurisprudenza

Adriana Iannilli si è laureata in Giurisprudenza all'Università di Urbino

Banale? Mica tanto, perché la studentessa è una signora romana di 93 anni.

Molto vivace, magrissima (solo 43 kg di peso), tutta vestita in turchese, Adriana, che ha già in tasca altri titoli (in Lingue orientali e Scienze politiche), ha discusso una tesi sulla violenza alle donne, e ha ottenuto un voto finale di 110 e lode.

Stefano Pivato, rettore non ha mancato di sottolineare "la qualità e lo spessore degli studi e della tesi" della neolaureata.

Il sindaco di Urbino: "Quando ci si impegna con passione, dedizione e vero interesse non ci sono ostacoli che tengono. Questo è un insegnamento per tutti noi e soprattutto per i giovani. Per i tanti non più giovanissimi, l'altro messaggio è che veramente non è mai troppo tardi".

"Si possono imparare cose nuove per tutta la vita. L'interesse per la cultura e per lo studio, evidentemente, è uno dei segreti della longevità".

Il rettore dell'Università di Urbino: "Non posso che essere lieto che questo sia avvenuto nel nostro Ateneo, confermando ancora una volta il suo prestigio".

Un kiwi al giorno toglie il medico...

Ricco di vitamine e minerali è il complemento ideale della mela

Chi non conosce l'adagio "una mela al giorno toglie il medico di torno"? Praticamente tutti e, praticamente tutti concordano sul fatto che sia proprio così: infatti sono numerosi gli studi che hanno attestato come consumare mele possa realmente mantenerci in salute.

Ma se fossimo nell'impossibilità di consumare la nostra preziosa mela? Ecco arrivare un degno sostituto. Almeno secondo quanto affermano gli scienziati neozelandesi che, forse, anche un po' per campanilismo hanno promosso il consumo del kiwi come alleato della salute, grazie anche alla sua naturale ricchezza di vitamina C.

Il kiwi potrebbe essere la chiave per vivere più a lungo, poiché tra gli altri pare essere il cibo ideale per prevenire tutti i tipi di problemi al fegato, nonché per il mantenimento della salute dei leucociti (globuli bianchi) nel sangue.

Il fegato è un po' come un setaccio che filtra il colesterolo cattivo quando è in efficienza. Tuttavia, questo lavoro di ricerca può essere messo in crisi da una dieta scorretta e abitudini di vita dannose che "chiudono" i fori di filtro provocando ben note patologie e decessi.

Il kiwi, se assunto con regolarità e abbinato a uno stile di vita sano, pare essere in grado di "riaprire" i fori e permettere al fegato di funzionare al meglio e restare in salute. Questo grazie anche all'elevato contenuto di vitamina C del frutto che sarebbe un toccasana per il fegato.

Insomma se mela e kiwi sono davvero così efficaci nel mantenerci in salute ognuno a modo suo, perché non abbinarli e raddoppiare le possibilità di stare bene e vivere più a lungo? Quindi, da oggi in poi il nuovo adagio potrebbe diventare "una mela e un kiwi al giorno…".

Su Facebook un cimitero virtuale

Facebook pro nobis

Il social network presenta il suo servizio di pompe funebri digitali, dedicato agli account degli amici che non ci sono più.

Il tempismo è perfetto. Facebook annuncia la nascita di una sorta di cimitero virtuale dei suoi iscritti. Un luogo dove gli account degli utenti trapassati muteranno pelle: da testimonianza digitale di vita, status e schizofrenie personali a muro del ricordo, sul quale gli amici potranno pubblicare parole struggenti, testimonianze d'affetto, e magari anche qualche video di YouTube.

"Quando qualcuno ci lascia, non scompare dai nostri ricordi e nemmeno dai nostri social network". Da qui l'idea di creare un sistema per gestire un dilemma ancora scarsamente esplorato della rivoluzione della società digitale: quando scompariremo, cosa ne sarà di tutte le tracce che stiamo lasciando quotidianamente sul web?

La soluzione del social network è la seguente: la pagina della persona scomparsa viene trasferita in una nuova dimensione, dove solo gli "amici di Facebook" potranno continuare a vederla e arricchirla con il loro contributo.

Nessuno potrà più gestire l'account dall'interno, nessuno potrà più sporcarlo con qualche insulto gratuito, nessuno potrà nemmeno più rintracciarlo sui motori di ricerca e nessuno potrà richiedere di essere fatto amico in extremis, dopo il triste evento, chiedendo scusa per il ritardo.

Come avviene la trasmigrazione dell'account? Attraverso un forum, dove gli amici devono compilare segnalando il nome del deceduto, alcune informazioni personali: data di nascita, indirizzo email... E qualche prova della sua dipartita: articoli di giornale, necrologi...

Facile ipotizzare che ci sarà subito qualche buontempone che tenterà di aggirare i controlli, comunicando la morte del proprio peggior nemico o migliore amico. Magari lo scherzo riguarderà una persona famosa e vi ritroverete a leggere il racconto, il commento e la smentita della vicenda in un altro articolo. Niente di nuovo sotto il sole.

Interessante è notare come queste strane piattaforme virtuali, popolate da personaggi sempre più numerosi e reali (Facebook a settembre contava 300 milioni di utenti in tutto il mondo), proseguano nel loro incessante inseguimento e rimodellamento di tutti gli aspetti della nostra vita, dai più meritevoli ai più deprecabili, dai più scherzosi ai più seri, dalla culla dei divertimenti più infantili alla lapide su cui lasciare l'ultima parola. O forse, l'ultimo link.

lunedì 26 ottobre 2009

Costringe figlia a fare sesso con ragazzi

La madre faceva regali ai giovani che si prestavano ai rapporti. Voleva far diventare la ragazzina "popolare".

Una vicenda che ha dell'incredibile. Era "fissata" con l'idea che la figlia undicenne dovesse avere rapporti a sfondo sessuale per farla diventare popolare e per questo le organizzava in casa incontri, ai quali assisteva, con coetanei (13-17 anni la loro età) contattati all'uscita di scuola, anche se la ragazza si opponeva in lacrime e la notte si svegliava in preda agli incubi. Questo il quadro delineato dalla squadra mobile di Perugia che ha arrestato la madre dell'adolescente, una quarantenne incensurata originaria del perugino. Violenza sessuale il reato che le è stato contestato.

Per tutelare la minore, gli investigatori non hanno reso noto nè il nome della donna, nè del paese, nella zona del Trasimeno, dove è avvenuta quella che è stata definita una storia di "degrado e grave disagio familiare".

Dall'indagine, durata circa un mese, è emerso che il desiderio della donna era di creare una «cerchia di ammiratori» intorno alla sua unica figlia. Per farlo convinceva i ragazzi agli incontri (che forse duravano da più tempo) anche regalando loro denaro, ricariche telefoniche e un cellulare. Un'azione "quasi quotidiana" la sua, secondo gli investigatori.

Gli accertamenti sono ancora in corso e non è chiaro se la ragazza (ora affidata ai servizi sociali) abbia avuto rapporti sessuali veri e propri. L'indagine della squadra mobile - diretta da Giorgio di Munno - è partita dalla segnalazione di un via vai sospetto nell'appartamento e di grida provenienti da esso. È quindi emerso che era frequentato da quattro-cinque ragazzi. Tra loro anche una tredicenne alla quale la donna - secondo la ricostruzione accusatoria - metteva a disposizione la casa - «modesta» è stata definita - per avere rapporti, in sua presenza, con un ragazzo di 17 anni, denunciato a piede libero per concorso in violenza sessuale.

Grazie anche alle intercettazioni telefoniche e ambientali la polizia ha accertato che l'undicenne si opponeva in lacrime agli incontri. La notte si svegliava improvvisamente in preda agli incubi, piangendo. Un quadro in base al quale la polizia ha deciso di intervenire e di bloccare la donna, risultata senza occupazione. Assente quando avvenivano gli incontri è risultato invece il padre, lavoratore saltuario, nei confronti del quale non sono stati presi provvedimenti.

Dall'indagine condotta dalla terza sezione della mobile - guidata da Monica Napoleoni - è emerso che la famiglia non aveva dato finora segni di disagio. Anche a scuola, che pure frequentava poco, la ragazza non aveva mostrato malessere.

venerdì 23 ottobre 2009

Giusy Ferreri: "Il cielo è sempre più blu"

Uno dei successi di Giusy Ferreri si intitola "Novembre" e proprio in quel mese (giorno 20) tornerà con il suo nuovo disco.

La vincitrice morale del primo "X Factor" pubblicherà un album, dal titolo "Fotografie", che rappresenterà un punto di svolta per la sua carriera musicale. Un progetto speciale che vedrà ancora una volta la collaborazione di Tiziano Ferro ma "in una veste insolita".

La scelta del primo singolo radiofonico è caduta sul celebre pezzo di Rino Gaetano dal titolo "Il cielo è sempre più blu", in rotazione a partire dal 23 ottobre.

Optare per una canzone di questo genere e molto famosa potrà dare nuova linfa vitale all'artista. Nel momento in cui immagino la sua voce adattata a questo brano mi viene da pensare a qualcosa di molto stimolante dal punto di vista musicale. Penso che sia un'ottima mossa!

Giusy, inoltre, promette "un album carico di fantasia". La cantante lascia un velo di curiosità per quanto riguarda le collaborazioni con artisti stranieri e si limita a dire: "Sarà una sorpresa".

Per il resto bocche cucite sui dettagli della nuova fatica discografica. In studio gli autori, i produttori e Giusy stessa stanno ultimando i lavori con cura e attenzione da diverse settimane per consegnare l'album in tempo per la pubblicazione.

Giusy Ferreri: "Interpretare questa canzone non è stato per niente facile. Il grande Rino Gaetano cantava questo brano con estrema verità, mista a sarcasmo e ad un timbro vocale che sembra quasi uno schiaffo di parole in faccia alla società che lui raccontava. Reinterpretare oggi questo brano significa prima di tutto rendersi conto che quei temi che lui cantava sono ancora, purtroppo, attuali e io ho cercato di ricantare le sue parole con tutta l’ironia, la rabbia, l’energia e la profondità che potevo… Spero di esserci riuscita".


Lo specchio dell'Italia di oggi: giovani e lavoro

Lo specchio dell'Italia di oggi

Giovani ammassati ed in fila, come per pagare una bolletta, uniti tutti da un comune denominatore: disperati alla ricerca di lavoro.

Certo, qualcuno potrebbe anche vederla come "giovani intraprendeti e dinamici, ormai flessibili e globalizzati, pronti a darsi leale battaglia a colpi di sorrisi (di plastica) .

Quello che voglio criticare non è certo la lodevole iniziativa del permettere a giovani, neolaureati e non, di potersi mettere in contatto con le aziende quanto invece la penosa situazione che vive il nostro Paese dove appare chiaro il concetto che trovare lavoro è come fare un provino per il Grande Fratello o sperare nella fortuna giocando al Superenalotto.

Prima di continuare con le critiche mi sembra giusto illustrare i fatti che mi hanno portato a questa riflessione. Questo è quello che penso dopo essere stato alla "giornata del lavoro" di Roma. Faccio presente che la giornata si teneva in un auditorium con tre sale di cui una dedicata alle conferenze e le restanti ai colloqui. Arrivo nel luogo stabilito in orario dove si verifica la prima sorpresa. Il numero dei partecipanti deve aver superato di gran lunga le aspettative degli organizzatori (strano vero?) e si decide quindi di far entrare la folla a scaglioni, un po' come succede negli stadi.

Dopo una breve attesa di una trentina di minuti scatta finalmente il grande momento. Sono così selezionato per poter entrare. Ricevo un simpatico gadget omaggio, un modulo di gradimento da compilare all'uscita e delle cortesi indicazioni sul dove dirigermi. Tutto speranzoso mi accingo ad entrare nell'auditorium quando mi accorgo di dover prepararmi per un'altra fila. Passano circa altri venti minuti e finalmente si può varcare la soglia.

Ovviamente il fatto di essere arrivato puntuale ha fatto si che me la sia cavata, almeno fin qui, con solo un'ora di coda. Mentre attraversavo l'ingresso però mi giravo a vedere come si fosse accumulata gente su gente che, probabilmente, non sarà stata fortunata come me. A questo punto mi aspetto di dover prendere appuntamento presso le varie aziende per poter sostenere il colloquio. Invece ricevo un'ulteriore sorpresa. Toccherà infatti fare altra fila, a seconda dell'azienda, per poter finalmente sedersi a tu per tu con chi deciderà del nostro futuro.

Ovviamente i colloqui vengono fatti, visto il numero elevatissimo di persone, in meno di cinque minuti per cui il tutto si limita ad un veloce rilascio del nostro pezzo di carta accompagnato da qualche parola. Le considerazioni da fare sono molte per cui mi sembra giusto esporne qualcuna.

I tempi devono essere proprio cambiati e penso che una persona che superi i cinquant'anni non possa capire bene cosa è successo.

Risalendo fino all'inizio dei preistorici anni novanta (e non oso andare più indietro nello spazio-tempo) una laurea era sinonimo di buona possibilità di occupazione. Da lì in poi sono diventati tutti laureati. Per cui si è cominciato a distinguere fortemente tra lauree capaci di creare occupazione ed altre meno adatte ad avere un immediato inserimento del mondo del lavoro. Non serve certo un manuale di statistica per sapere che facoltà come ingegneria, economia e statistica presentano un tasso di occupazione, nel successivo anno dal conseguimento del titolo, decisamente maggiore rispetto a quelle umanistiche.

Si sa che nel Bel Paese, la patria di Dante, è spesso definito ignorante chi non conosce l'autore del 5 Maggio ma può essere invece ritenuto acculturato anche chi magari ignora quale sia la "Seconda Legge della Dinamica". Ma questo è un'altro discorso per cui andiamo oltre.

Negli ultimi anni, sfogliando i dati occupazionali dei master si nota una punto di rottura. Mentre fino a quattro o cinque anni fa il Master pagato con borsa di studio dall'azienda era sinonimo di assunzione sicura a tempo indeterminato adesso, in parecchi casi, è diventato sinonimo di assunzione quasi sicura a progetto. Tra qualche anno non oso immaginare cosa accadrà.

Ovviamente da persona avveduta e fortunatamente appassionata al mondo della tecnologia decisi di iscrivermi alla facoltà di Ingegneria Aerospaziale. Ottenuta prima la laurea triennale e poi quella specialistica col massimo dei voti, arricchita da un progetto di partecipazione in ambito ESA, mi ritrovai a 27 anni appena compiuti pronto ad affrontare il mondo del lavoro. Correva settembre 2008 e la crisi era ancora lontana qualche mese dal colpire con i suoi denti la nostra fragile economia. Fallimenti socetari e "scelte" mi portarono a ritrovarmi nel maggio del 2009 nella mia attuale posizione, ovvero in quella di un disperato in cerca di lavoro. Nel frattempo mi sono ingegnato come potevo per racimolare qualche soldo e per non sentirmi un "bamboccione". La rabbia accumulata in questi ultimi mesi è però grande.

Le considerazioni da fare sarebbero tante altre ma meglio tacere. Pongo i miei cordiali saluti .
di Valerio Casali

Cicciolina blocca accesso ai siti porno al figlio

Ilona Staller, in arte Cicciolina: "Ho bloccato l'accesso ai siti porno per mio figlio". La ex pornostar offre un'immagine inedita di se, di madre premurosa e di sani principi.

Non ci sarebbe nulla di strano nel censurare la pornografia al figlio sedicenne da parte di una madre qualunque. Ma la sorpresa è che la mamma in questione è Cicciolina. La ex pornostar offre un'immagine inedita di se, di madre premurosa e di sani principi, perfino dotata, quando suona il violino, di vero temperamento artistico.

Cicciolina parla della sua carriera, dell'infanzia in Ungheria, il suo passato come parlamentare: "Andreotti mi chiese di usare un po' di stoffa in più quando presenziavo alla Camera".

Parlando del figlio racconta di avergli bloccato l'accesso via internet ai siti per adulti, anche se si è fermamente convinta che "non bisogna tenere i ragazzi sotto una campana di vetro. Devono anche loro poter sbagliare".

giovedì 22 ottobre 2009

Il governatore Lombardo sorride a Messina

Il Presidente della Regione Sicilia Lombardo contro il fotografo: "È un fotomontaggio". Nella foto il sindaco di Messina Buzzanca sorridente con il governatore sulle macerie dell'alluvione.

"È l'evidente frutto di un fotomontaggio, e valutiamo gli eventuali profili di responsabilità penali per il fotografo"

A dirlo sono i legali del governatore Raffaele Lombardo in merito allo scatto che ritrae il presidente della Regione e il sindaco di Messina, Giuseppe Buzzanca, sorridenti, durante un sopralluogo nelle zone alluvionate, davanti alle macerie di Giampilieri.

Ma il fotografo Enrico Di Giacomo, autore dello scatto, ha smentito con forza gli avvocati del presidente della regione Sicilia:

"Il governatore Lombardo e i suoi legali, con l'incredibile menzogna secondo cui la fotografia pubblicata mercoledì da 'Il Fatto Quotidiano', che ritrae il presidente della Regione e il sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca sarebbe frutto di un fotomontaggio, sono riusciti a superare gli indecenti sorrisi rivolti al disastro di Giampilieri".

I legali di Lombardo: "L'immagine pubblicata, poi ripresa da più siti internet e da network in rete è evidentemente frutto di un fotomontaggio e, pertanto, si diffida da qualsiasi ulteriore utilizzo diffamante della stessa, riservando di valutare gli eventuali profili di responsabilità penale connotanti la descritta vicenda".

Il fotografo: "Ho scattato io quella fotografia e, poiché solitamente i politici che preannunciano o riservano azioni legali non rispettano mai la propria parola, sarò io a consegnare all'Autorità giudiziaria, insieme alla querela per diffamazione per le affermazioni sul preteso fotomontaggio, il documento originale e chiederò espressamente che venga disposto l'accertamento tecnico sulla genuinità dell'immagine. Quando sarà accertato anche in sede giudiziaria che non si tratta di fotomontaggio, mi auguro che l'onorevole Lombardo, oltre a chiedermi scusa, abbia il buon senso e la dignità minima per ritirarsi dalla politica".
Nella foto in alto: il sindaco di Messina Buzzanca sorridente con il governatore sulle macerie dell'alluvione

Bastardo scherzo a 1000 milanisti


Concerto di musica classica la sera della partita: scherzo a lieto fine per mille milanisti.

I malcapitati tifosi mercoledì sono stati "costretti" dal capo o dalla fidanzata ad andare all'Auditorium. All'inizio non l'hanno presa bene per niente.

"Papà mi ha dato i biglietti per un concerto", ha detto la fidanzata al giovane tifoso milanista. La faccia del ragazzo quando sente la data fatidica, 21 ottobre, è da non perdere.

E infatti una telecamera nascosta riprende tutto: "Ma c'è il Milan, cosa faccio io con la musica classica?", cerca di balbettare il poveretto. Niente da fare, lei è implacabile.

Giacca e cravatta, e una faccia da funerale, il giovanotto mercoledì sera era seduto sulle poltrone rosse dell'Auditorium di Milano, davanti al quartetto d'archi "Die Schnuren". Stessa sorte per altri 999 tifosi, tutti accuratamente scelti, a loro insaputa, da amici e colleghi contattati dalla Heineken per una originale iniziativa di marketing.

Nel video di c6.tv si vede l'approccio a un'altra delle vittime, un tifoso sfegatato bloccato sul posto di lavoro da un responsabile: "Senti, mi ha chiamato il direttore... tra le tante rogne di questi giorni devo gestire anche questa...".

In mille hanno dovuto accettare lo sgraditissimo invito. Il concerto è iniziato davanti a un pubblico con l'entusiasmo, ovviamente, a zero. Chissà se a qualcuno si è accesa una lampadina vedendo comparire, sullo schermo alle spalle del complesso musicale, un video in cui una mano scrive lentamente alcune frasi suggestive: "Un tempio s'infiamma. Il nemico del diavolo. Non ti ricorda niente?".

E poi la grande sorpresa finale, con applausi fragorosi. Per la cronaca: il Milan ha anche vinto.

Buon compleanno Denise Pipitone

Lunedì prossimo Denise Pipitone compirà 9 anni. Auguri piccola!

La mamma Piera Maggio: "Ricordo e disperazione sono i due estremi tra cui oscilla il pensiero e il sentimento di quelle madri e quei padri ai quali qualcuno ha portato via la felicità della casa e della vita stessa. Ovunque ti trovi buon compleanno piccola, dolce Denise".

Denise Pipitone è stata rapita a Mazara del Vallo l'1 settembre 2004 mentre giocava davanti casa. Per ricordare il compleanno della bimba l'istituto comprensivo Luigi Pirandello, che Denise avrebbe dovuto frequentare, ha organizzato per il 26 ottobre una passeggiata che vedrà gli alunni della scuola elementare e della media sfilare da via Salemi sino a piazza Mokarta.

Il corteo si fermerà nella vicina villa comunale, davanti all'albero dedicato a Denise, dove gli alunni della scuola lasceranno un messaggio di auguri alla bimba scomparsa.

Sul fronte delle indagini, intanto, si attende l'udienza preliminare del 24 novembre prossimo per i due indagati, nell'ambito dell'inchiesta sulla scomparsa di Denise: la sorellastra della bimba, Jessica Pulizzi, e il suo ex fidanzato Gaspare Ghaleb, accusati rispettivamente di concorso in sequestro e di falsa testimonianza al pubblico ministero.

Il Ponte sullo Stretto di Messina ci serve?

"Il Ponte sullo Stretto si deve fare al più presto"! Così ho sentito dire ultimamente. Frane o non frane, dissesto idrogeologico o no, il Ponte sullo Stretto si deve fare, anzi i lavori stanno per iniziare.

Se prima di rifare strade, ferrovie, infrastrutture varie e di mettere in sicurezza tutta l'Italia vogliamo fare un megaponte ci deve essere qualche spiegazione che mi è ignota, ma che posso provare ad immaginare. La Sicilia infatti starebbe scappando dalla Calabria e se non la attacchiamo subito con qualcosa di grosso rischia di prendere velocità e tamponare, tra qualche anno, la Tunisia. Se la Sicilia tamponasse la Tunisia sapete i danni che ci tocca pagare? Inoltre, sistemare tutte le cose che non vanno al Sud è noioso, e non dà soddisfazione. È meglio lasciare tutto così e indebitarsi per qualcosa di molto vistoso. È un po' il saggio ragionamento che vi espone chi vi vuole vendere una super automobile iperfamiliare, quando a casa ci sarebbero da riparare il tetto, le finestre e lo scaldabagno.

Io credo invece che prima di costruire il Ponte di Messina bisognerebbe finire la Salerno-Reggio Calabria. Altrimenti come ci si arriva allo Stretto? E da siciliano dico che in Italia abbiamo mille altre priorità. Il signor Premier mi sembra un po' malato di protagonismo. Forse lui in effetti pensa agli alluvionati, così alla prossima grande alluvione questi poveretti lo potranno usare il Ponte, per darsi alla fuga. Evviva.

Speriamo che qualcuno riesca a bloccare il progetto. In questo periodo le poche risorse economiche disponibili andrebbero utilizzate diversamente. Temo però che gli inviti alla riflessione cadranno nel vuoto. Abbiamo bisogno di ben altro noi. L'imperatore vuole lasciare la sua piramide ad imperitura memoria. Ma la realtà in Sicilia parla di ferrovie da 1800, di acquedotti colabrodo, di autostrade incomplete, ecc...

È pura follia fare il Ponte dello Stretto, la zona è pericolosa, siamo senza soldi e pieni di debiti con tantissime emergenze. Usiamo il cervello una buona volta. Il Ponte sullo Stretto è indispensabile per chi vuole fare contenta la Mafia. Per gli altri è da evitare. Lo vogliono solo gli speculatori. La natura e gli uomini hanno altre emergenze. E poi, se va fatto per la Sicilia che venga fatto anche per la Sardegna, è giusto così, secondo me.

Sfido gli elettori siciliani del centrodestra a giustificare tutto questo. In Sicilia i bambini muoiono sotto al fango, il debito pubblico è alle stelle. Non ci sono parole. Se poi il Ponte il Berlusca lo userà per buttarsi di sotto... allora è urgentissimo, facciamolo subito!
Enzo Amato

Artista marsalese "disegna" una Ducati



Un marsalese "disegna" una Ducati... Ad un concorso della Ducati partecipa un marsalese d.o.c., il nostro Lorenzo Barraco. "Monster art club contest" è il nome del concorso e si basa su chi fa la decorazione più bella su una "Ducati Monster".

La votazione avviene on-line e si può votare fino al 31 ottobre 2009. Basta collegarsi al sito
http://www.ducati.it/ e cliccare su "monster art club contest" e successivamente su "art gallery". Qui si può scegliere la moto che piace di più. La moto di Lorenzo "Barraco Design" è la numero 30.

Aiutiamo a coronare questo sogno a questo nostro bravissimo artista marsalese, e spargiamo la voce. Il sito personale di Lorenzo è
http://www.barracodesign.it/ .

Lorenzo Barraco, in arte "Barraco Design", nasce a Marsala nel 1973. Riscontra subito particolare interesse e predisposizione all'arte. Svolge studi artistici presso l'Istituto Regionale d'Arte a Mazara del Vallo e poi presso l'Accademia di Belle Arti a Palermo dove presenta la tesi di laurea sulla tecnica decorativa dell'aerografia applicata su tutte le superfici. In passato ha intrapreso molti lavori maturando però un maggiore interesse per il settore artistico; per tutto l'arco degli studi di scuola media superiore frequenta uno studio tecnico presso un architetto, accumulando una maggiore esperienza in questo settore.

L'aerografia è stata una tecnica che lo ha sempre attratto, in quanto permette di ottenere degli effetti molto particolari in base alle esigenze dell'artista; questi effetti vanno da quelli più astratti a quelli molto reali, quasi da far confondere un lavoro realizzato con questa tecnica da un altro semplicemente fotografato. In seguito, una volta iniziati gli studi presso l'Accademia di Belle Arti a Palermo, ha avuto modo di poter studiare questa "Arte".

Tra i lavori più importanti realizzati su caschi si ricordano: Felipe Massa (F1), Efisio Marchese (F3), Giuseppe Termine (F3), Carmelo Scionti (Bmw ufficiale), Roberto Sperati (Maserati ufficiale).
Enzo Amato

mercoledì 21 ottobre 2009

Come posteggiano i vigili urbani a Marsala...


Che molti agenti della Polizia Municipale, meglio noti come Vigili Urbani, si sentissero esenti da sanzioni relative al non rispetto del codice della strada questo lo avevamo capito da tempo.

D'altronde sono loro ad avere il potere di fare le multe (sarebbe da stupidi sanzionarsi da soli!), d'altronde solo loro che portano la divisa e noi che dobbiamo subirla, anche a scapito del loro cattivo esempio.

Quelle che vedete qui sono due foto che ci ha inviato un nostro lettore, esprimendoci la sua rabbia nel vedere un agente parcheggiare l'autovettura di servizio praticamente sul marciapiede.

Insomma, un parcheggio "rappresentativo" della divisa che porta…

Il nostro lettore ha inoltre puntualizzato che l'agente in questione, tra l'altro di alto grado, è sceso dall'auto come se nulla fosse, ed è entrato tranquillamente nel negozio di fronte. La nostra fonte ci ha inoltre fatto notare che, essendo l'agente solo, e non accompagnato da un altro collega (per prassi, in servizio dovrebbero essere almeno in due), probabilmente doveva solo sbrigare cose sue personali.

Insomma… per la serie "predica bene, razzola male…". di Pamela Giampino

Facebook, gruppi per uccidere Berlusconi

Killer del premier su Facebook, nati tanti gruppi per uccidere Berlusconi.

Ha iniziato Matteo Mezzadri, 23enne modenese, che su Facebook aveva scritto un messaggio di morte nei confronti del premier ("possibile che nessuno gli ficchi una pallottola in testa?").

Ma sul noto social network l'idea di uccidere Berlusconi pare abbia già fatto molti proseliti. Sono tantissimi i gruppi con migliaia di iscritti, il cui obiettivo comune è l'omicidio del Presidente del Consiglio.

Il più noto tra i gruppo, vista anche l'alta adesione, è "uccidiamo Berlusconi". Sono 11.383 i membri che si sono iscritti. Va detto che lo stesso gruppo è stato inserito nella categoria "just for fun", quindi andrebbe tutto letto con chiave ironica.

I messaggi inviati da molti degli iscritti sono un po' pesanti: "Tagliategli le palpebre e piscetegli dentro gli occhi", "Una bomba vicino casa e poi filmiamo tutto", "una lenta agonia", "speriamo il cancro lo uccida" e via così.

Ma di gruppi contro il premier sono tanti: "Cercasi killer professionista per uccidere Berlusconi", "Berlusconi voglio vederti soffrire e morire", "Colletta per assumere un bravo cecchino per ammazzare Berlusconi"...

Da poco è nato anche "Uccidiamo tutti quelli che vogliono uccidere Berlusconi". Gli iscritti? Sono solo 400.