martedì 18 maggio 2010

Michele Santoro lascia la Rai

Michele Santoro lascia la Rai: "Accordo consensuale".

Il giornalista continuerà a collaborare con l'azienda così, si legge in una nota ufficiale "avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale".

Michele Santoro non sarà più un dipendente Rai. Resterà però un collaboratore dell'azienda dove è stato assunto nel 1982. Il consiglio di Amministrazione ha approvato con 7 voti a favore e 2 astenuti (Angelo Maria Petroni e Rodolfo De Laurentiis), un accordo quadro con il giornalista per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dipendente. "Rai continuerà ad avvalersi della collaborazione di Michele Santoro che, in questo modo, avrà la possibilità di sperimentare nuovi generi televisivi attraverso un ulteriore sviluppo del proprio percorso professionale", si legge in una nota ufficiale di Viale Mazzini.

Finché l'accordo non sarà firmato Santoro non ne spiegherà le ragioni. Solo dopo la firma il conduttore probabilmente convocherà una conferenza stampa per chiarire le motivazioni alla base della decisione di oggi di lasciare l'azienda e di rimanere soltanto per sperimentare nuovi programmi. Al momento non ci saranno ripercussioni immediate sulla prima serata del giovedì di Raidue, Annozero andrà in onda fino al 10 giugno senza interruzioni.

Su proposta del direttore generale Mauro Masi, l'accordo consensuale - ancora da implementare attraverso contratti applicativi che saranno messi a punto nei prossimi giorni - prevede la realizzazione di nuovi progetti editoriali che verranno realizzati da Michele Santoro nei prossimi due anni. La polemica con Masi risale solo a due mesi fa quando, nel periodo pre-elettorale, era stata fermata la trasmissione Annozero 1. Lo stop aveva portato all'evento "Rai per una notte" 2, trasmesso dal Paladozza di Bologna.

Nei blog le voci iniziano già a circolare. E suggeriscono altri piani. Un canale gestito da Santoro, con Luttazzi, Travaglio, forse Lerner per esempio. Secondo indiscrezioni non confermate e incastrate nella Rete, il conduttore di Annozero sarebbe interessato a Redtv, il canale satellitare messo in piedi da Massimo D'Alema come estensione della sua fondazione e dell'associazione "Riformisti e democratici", da tre mesi praticamente abbandonato alla deriva. Secondo quanto scrive l'Occidentale, tra D'Alema e Santoro le trattative sarebbero già in fase avanzata.

Il progetto del giornalista potrebbe essere quello di creare una tv alternativa, uno spazio senza censure. Un’idea simile a quella di 'Telesogno', progetto mai realizzato che negli anni ’90 vide protagonisti Santoro e Costanzo.

Sono ipotesi. Come quella che Santoro avrebbe voglia, dal momento che i suoi programmi non hanno mai superato le quattro edizioni, di riprendere la sua vecchia passione delle docu-fiction. Programmi simili a 'Corri bisonte corri', lo speciale di Annozero andato in onda lo scorso anno e che mostrava l'Italia vista dalla cabina di un tir. Raitre sembra aver offerto la propria disponibilità a Michele Santoro tramite Antonio Di Bella. "Questa è stata la tua casa ed è pronta a esserlo nuovamente", aveva detto il direttore di Rete quando il giornalista era ospite da Serena Dandini a Parla con me, proprio durante la preparazione di Rai per una Notte.

"Mi auguro che questo non significhi l'abbandono della conduzione di Annozero o comunque la chiusura di uno spazio prezioso di pluralismo culturale", ha detto Gad Lerner commentando l'accordo tra Michele Santoro e la Rai. "L'Italia non ha certo bisogno che si restringano ulteriormente gli spazi di pluralismo in televisione", ha aggiunto il conduttore de L'infedele.

"Sono addolorata non solo come giornalista, ma soprattutto come conduttrice della Rai - ha detto Lucia Annunziata -. Sono sicura che l'azienda ci perderà con questo accordo. Sapevo che Santoro era stanco di questa guerra continua. Nell'ultimo periodo stava assumendo un ruolo diverso, di mediatore, stava sperimentando cose nuove. Sono molto dispiaciuta anche per questo. Quest'anno aveva fatto il talk più forte della Rai". Con il suo 20 per cento di share in media, Annozero costituisce una risorsa per l'azienda.
La Repubblica.it

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