venerdì 21 maggio 2010

PD: Partito Disastrato a Marsala?

Il Partito Democratico e i suoi Circoli

Scrivo per dare ancora una volta il mio piccolo contributo alla politica a cui ho sempre creduto: l'occasione è offerta dal prossimo Congresso del PD che si svolgerà a Marsala il 23 maggio prossimo.

Tale Congresso dovrà eleggere il nuovo gruppo dirigente ed i segretari provinciali e comunale. Il mio augurio è che si svolga nella massima trasparenza e che i gruppi dirigenti sappiano costruire un partito che veramente serva solo al Paese.

Ho una scarsa istruzione scolastica ma, per mia fortuna, sono nato e cresciuto in una contrada storica per la sinistra marsalese: Ciancio. Ciancio dove le sezioni di partito sono state per più generazioni punto di riferimento per valori non solo politici ma anche culturale e di impegno sociale.

Oggi a Ciancio e non solo, per moltissimi compagni democratici, serpeggia una grandissima amarezza e non certo rassegnazione, per il futuro delle sezioni o dei circoli, come dir si voglia; infatti è inimmaginabile che vengano "messi in discussione" luoghi di confronto democratico, punti di riferimento territoriali che hanno contribuito a fare forte la democrazia.

I Circoli di Base sono necessari è vitali, devono godere di autonomia per le scelte locali, trasmettere forza alla linea politica nazionale che a sua volta deve essere in stretta relazione di comprensione con le esigenze specifiche dei vari territori, e le segreterie comunali costituire l'anello di congiunzione.

Solo così, secondo me, si può avere un partito veramente popolare, democratico, organizzato e legato al territorio; solo così, secondo me, si è in grado di fare attività politica nel territorio dove si è "radicati". Bisogna, allora, ricominciare a incontrare i cittadini, i rappresentanti delle forze sociali e produttive, discutere con loro, decidere della politica, dell'amministrazione della cosa pubblica, e questo non solo a Marsala ma soprattutto a Roma.

Bisogna sapere, dunque, costruire un PD moderno, aperto ai giovani e a tutte le forze riformiste e progressiste che amano davvero il nostro Paese. Nel mio piccolo ho sempre pensato che in politica, per camminare al passo con i tempi, c'è bisogno di cambiamento e rinnovamento della classe dirigente; questo credo che non sia solo il mio piccolo pensiero, ma sono convinto che sia la maggioranza dei cittadini a vederlo come priorità per il bene del Paese: il Partito Democratico non può non tenerne conto.

A Marsala come a Roma il PD deve sentire come dovere morale, l'esigenza di costruire una alleanza unita e trasparente alternativa al centro-destra che abbia molte idee ma una sola voce capace di sconfiggere la corruzione, gli sprechi e i privilegi che hanno messo in ginocchio il Paese indebitando sempre di più le future generazioni.

Il PD può e deve contribuire a sconfiggere questo sistema di spreco di denaro pubblico che blocca lo sviluppo e la crescita del Paese; può e deve affrontare con maggiore coraggio, chiarezza e determinazione, dentro e fuori il Parlamento, questo sistema di corruttela restituendo così, dignità alla politica.

Solo così si può evitare una vera recessione economica; solo così si può avere consensi per potere costruire un futuro miglio in un Paese migliore.
Carlo Zerilli
Da "Marsala C'è" di venerdì 21 maggio 2010

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