giovedì 15 aprile 2010

Le bugie dei bambini? Sono positive!

Una mamma scrive e l'esperto pediatra risponde

Buon giorno, mi trovo ad affrontare per la prima volta un dilemma. Ho una bimba di 4 anni e mezzo (Sofia) educata, ubbidiente assolutamente fuori dal comune se non fosse che per due volte in due giorni mi ha raccontato la stessa bugia. La prima volta le ho spiegato che non si fa perchè la mamma ci rimane male e perchè è sbagliato con conseguenza le sue scuse e la promessa che non le avrebbe dette più, aimè è accaduto il giorno dopo.

Motivo: le hanno regalato un cewingum io non volevo, l'ha voluto assaggiare, lo ha ingoiato ma ha negato di averlo fatto le ho spiegato che non si ingoia, il giorno dopo ne ha voluto un altro pezzettino e gliel'ho dato, l'ha nuovamente ingoiato ma piuttosto che vedermi dispiaciuta mi ha detto che lo aveva abbandonato da qualche parte in casa ma che non si ricordava dove. L'ho aiutata a cercarlo dicendole che sarebbero arrivate le formiche ma nulla, mi ha lasciato cercare per più di un ora e poi ha confessato. Io lo so che è presto ma davanti alla bugia non ho saputo cosa fare e poi la stessa in due giorni.
Grazie, una mamma felice.

Mamma felice, quando si dice la combinazione. Tutti gli studiosi che si occupano dell'evoluzione psicologica ed intellettiva del bambino affermano che i bambini all'età di quattro anni cominciano a dire le bugie. E vedono la cosa in positivo perché sostengono che intorno ai quattro-cinque anni lo sviluppo di una fantasiosa capacità di inventiva è segno di una sana emotività, anche se porta il bambino a mentire. I genitori devono convincersi che lo farà.

Quando un bambino inavvertitamente compie una azione che nella realtà - o solamente anche nel suo immaginario - pensa che possa dispiacere ai genitori, quando viene interrogato dal papà o dalla mamma, racconta una bugia.

Riprendo le tue parole "il giorno dopo ne ha voluto un altro pezzettino gliel'ho dato, l'ha nuovamente ingoiato ma piuttosto che vedermi dispiaciuta mi ha detto che lo aveva abbandonato da qualche parte in casa ma che non si ricordava dove. L'ho aiutata a cercarlo dicendole che sarebbero arrivate le formiche ma nulla, mi ha lasciato cercare per più di un ora e poi ha confessato".

Ed è stata brava! Perché spesso il bambino spaventato arricchisce la bugie di altri particolari nella speranza di rendere più credibile la sua storia. I genitori , come è successo a te, rimangono impressionati dalla scoperta di avere un figlio che mente e spesso lo puniscono. E commettono un errore. L' aspettativa del bambino di credere che sia vero quello che lui dice, gli fa credere che la storia da lui inventata sia vera. Si sente ingannato e pensa che la punizione sia immeritata.

Questo comportamento dei genitori costituisce una esperienza negativa per il bambino che ha detto la bugia, facendo appello alla sua fantasia, per non farli arrabbiare, quindi non per difendere se stesso ma per non fare dispiacere a loro. In altri termini il bambino ama più i genitori di se stesso, quindi è disposto a fare qualunque cosa pur di non alienarsi il loro affetto e le loro attenzioni.

Genitori aspettatevi quindi che intorno ai quattro-cinque anni i vostri bambini possano cominciare a mentire. Vedetene l'aspetto positivo: l'esaltazione delle straordinarie capacità dell’intelletto del bambino che nel suo sviluppo si compiace delle sue potenzialità. La bugia è un'ulteriore sfida che il bambino affronta nel suo procedere verso la conquista del mondo. E' un atto istintivo di difesa non costruito e condizionato da un ambiguo e sleale interesse personale. E' un momento misto di fantasia e magia, un momento importante e temporaneo che una reazione eccessiva potrebbe trasformare in uno schema comportamentale consolidato.

L'atteggiamento da tenere dev'essere di controllo e non di repressione.
Giuseppe Ferrari

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