
La Cassazione, infatti, ha confermato la colpevolezza di un contadino ferrarese, Francesco A., che stufo di sentire il vicino ruttante mentre zappava il terreno confinante al suo lo aveva apostrofato dicendogli "maiale" e minacciandolo di randellate se non l'avesse fatta finita. Ma la vittima, Salvatore C., invece di finirla, lo aveva denunciato al giudice di pace di Ferrara.
La condanna per ingiurie e minacce era stata confermata dal tribunale e nel novembre 2008, protestando contro il verdetto, Francesco A. si è rivolto in Cassazione.
"La vicenda attiene all'epiteto "maiale" rivolto alla persona offesa che lavorava nel campo vicino a quello dell'imputato ed aveva rumorosamente eruttato, nonchè a frasi di minaccia subite al primo episodio".
Senza successo Francesco A. si è visto "bocciare" il suo ricorso dalla Cassazione che ha rilevato l'esistenza di un "attrito" tra i due contadini e non ha dato ascolto alle ragioni dell'imputato che sosteneva che era "ingiusto e provocatorio l'atto di eruttazione" e che lui aveva tutto il diritto di reagire dandogli del maiale.
IL FETENTE
RispondiEliminaStanotte il cielo rutta,
non mi fa dormire
s'infiamma tutto
e poi di nuovo un rutto colossale.
Non so cosa mai il tempo abbia mangiato
un solo digestivo non gli basta
forse un bicchiere di bicarbonato
potrebbe un po' aiutarlo a digerire.
E' sconveniente, non vi pare?
Sentire certi rutti nella notte.
Ricordo che mia madre s'è arrabbiata
tutte le volte che in pubblico ho ruttato.
Ma il cielo è un prepotente
seduto sulle nuvole là in alto
si sente un Dio può far quel che gli pare
è libero di fare anche il fetente.
Salvatore Armando Santoro
(Donnas 8.7.2018 – 20,19)
Idiota
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