martedì 8 giugno 2010

Il neonato Luca torna dai genitori

Rapisce il neonato dopo l'aborto, presa e arrestata. "Anch'io vorrei un figlio maschio".

L'infermiera Annarita Bonocore aveva avuto un'interruzione di gravidanza senza dirlo all'amante, un uomo sposato di Napoli. Aveva preso il piccolo Luca per fingere fosse loro figlio. La madre: "La perdono"

Una gravidanza andata male e il desiderio di un figlio maschio che aveva da anni. Annarita Buonocore, l'infermiera di 42 anni che ieri aveva rapito un neonato dal reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale 'Umberto I' di Nocera Inferiore (Salerno), ha confessato. E spiegato le sue ragioni.

Gli inquirenti ora stanno cercando di verificare alcuni particolari che restano poco chiari. La donna ha già due figlie, una di venti e una di dodici anni e, qualche mese fa aveva perso il bambino che aspettava dal suo amante, un amministrativo del suo stesso ospedale, il 'Cardarelli' di Napoli. Ma non aveva avuto il coraggio di dirglielo così aveva continuato a fingere di essere incinta, raccontandogli che avrebbe partorito proprio in questi giorni.

Durante l'interrogatorio la Buonocuore ha detto di aver subito un aborto naturale nei primissimi mesi. L'amante però non lo aveva saputo e a quanto pare avrebbe voluto diventare padre. Sentito ieri subito dopo il ritrovamento del neonato, l'uomo, che non è indagato, ha risposto agli agenti che gli chiedevano chi fosse il piccolo Luca Cioffi dicendo: "Questo è mio figlio".

Come l'infiermiera sia riuscita a simulare una gravidanza in tutti questi mesi è uno dei punti che la polizia sta cercando di capire. Arrivata al giorno del presunto parto era riuscita a evitare una visita del padre del bambino, che era andato a trovarla solo ieri, a casa sua, dopo il rapimento.

Alle sue due figlie aveva detto che il neonato le era stato dato in affidamento, all'ex compagno e agli amici da tempo diceva di desiderare un figlio maschio. All'ospedale dove lavorava aveva detto di essere incinta. Era un'infermiera stimata da tutti, alla caposala Flora Verde una decina di giorni fa aveva detto: "Tra poco partorirò".

La stessa confidenza l'aveva fatta anche ieri mattina ad Annalisa Fortunato, la mamma del piccolo Luca, quando era entrata nella sua camera del reparto di ginecologia e ostetricia. Le aveva parlato di sè, spiegandole di comprendere le preoccupazioni di una neomamma e di desiderare tanto un altro figlio maschio. "Se lo trovo bello e fatto me lo prendo pure", aveva detto pochi minuti prima di sottrarle il figlio.

Annarita Buonocore ora si trova nel carcere di Fuorni (Salerno) dove sarà interrogata dal gip del Tribunale di Nocera per la convalida del fermo. Al momento dell'arresto si era chiusa in un mutismo totale poi era crollata di colpo. "Io non ho fatto niente, volevo solo tenerlo per un po' con me. Poi lo avrei riportato in ospedale", ha spiegato durante la notte al pm Amedeo Russo che ha seguito le indagini coordinate dal procuratore Gianfranco Izzo. Nella sua casa gli agenti hanno trovato pannolini e biberon.

E' stato un suo ex vicino di casa, un insegnante che per alcuni anni ha abitato vicino ai genitori della donna, a riconoscerla e a raccontare agli investigatori il suo sospetto sul rapimento del piccolo Luca.

"La nostra è stata un'azione fulminea - ha spiegato il questore di Salerno, Vincenzo Roca -. I miei poliziotti sono entrati dal balcone e dalla porta d'ingresso. E' stato rischioso perché l'infermiera abita al settimo piano. Abbiamo trovato la donna accanto al neonato e solo allora ci siamo sentiti più tranquilli. Non si conoscevano le condizioni mentali della signora e abbiamo agito con grande tranquillità tenendo ben presente tutti i rischi". Tutti hanno seguito la vicenda in televisione, "c'è stata grande partecipazione emotiva, che non ha però influenzato la freddezza che in questi casi viene richiesta a chi indaga", ha continuato il questore descrivendo poi il messaggio ricevuto dai familiari del neonato: "Luca ha trovato molti angeli".

Distesa e felice la mamma di Luca, Annalisa Fortunato ha detto che l'infermiera si era comportata con lei in modo "dolcissimo". Ed è pronta a perdonarla. "Luca sta bene, è la cosa più importante. Lei lo ha trattato bene, gli ha dato il latte e quando me l'hanno riportato dormiva tranquillo". Poi il marito Fabio Cioffi ha rivolto un appello a tutti i cronisti: "Ora vogliamo tornare alla nostra normalità. Perché siamo persone normali" ha detto davanti all'ingresso del reparto di Ostetricia e ginecologia. "Non ci vediamo più. Vogliamo ritornare nella nostra normalità. Vi ringraziamo per tutto quello che avete fatto per noi e per l'importante ruolo che avete avuto".
Repubblica.it

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