martedì 15 giugno 2010

Sandra Mondaini: "La mia vita senza Raimondo"

Sandra: "La mia vita senza Raimondo"

Sandra Mondaini parla per la prima volta a due mesi dalla scomparsa di Raimondo Vianello e in una lunga intervista al settimanale "Sorrisi e Canzoni".

Racconta: "A volte il dolore è insopportabile. Non riesco ancora a non piangere". Lontana dal mondo dello spettacolo, tiene i contatti solo con l'amico "fraterno" Pippo Baudo, e tra le donne in tv (non ha eredi) stima solo Maria De Filippi.

"Non gioco più a carte, guardo poco la tv, faccio fisioterapia e continuo a piangere, anche se Raimondo non vorrebbe che piangessi, piuttosto mi direbbe che devo io asciugare le lacrime agli altri e sorridere. Ogni tanto, telefona a Pippo Baudo, un vero fratello per me".

''Mi consola il pensiero che, in fondo, non sono l'unica vedova al mondo. Poche le altre consolazioni, perché mi piacerebbe andare in giro per la mia Milano, però con la carrozzina è troppo complicato. E anche giocare a carte è diventato difficile: faccio fatica a tenerle in mano''.

"La tv la seguo poco, solo i dibattiti, il resto non mi piace. Ho seguito Annozero. Niente varietà: quello come lo si intendeva una volta è morto per sempre''.

Delle donne televisive la più brava è ''Maria De Filippi, e non ci sono eredi di Sandra Mondaini perché io non sono mai stata niente''.

Dovendo guardare avanti, "mi piacerebbe creare una fondazione. Vorrei poter aiutare i bambini gravemente malati con le mamme che non possono permettersi di curarli perché non hanno soldi. Oggi, intanto vorrei guarire da tutti i miei mali".

Non solo. Sandra spera di "sentire meno dolore, perché alle volte è insopportabile".

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