martedì 22 giugno 2010

Pitone reale sbuca dal water: panico!

Il serpente ha messo fuori la testa: panico tra gli inquilini, poi il recupero. Forse gettato di proposito. La leggenda metropolitana diventa realtà in uno stabile di Quarto Oggiaro. Salvato dagli esperti dell'Enpa.

A prima vista ha tutta l'aria della leggenda metropolitana. E invece è successo davvero, certificato dalle fotografie e dal referto dei veterinari dell'Enpa di Milano. Il pitone reale nelle tubature di scarico di un condominio c'era davvero, e ha anche rischiato di fare una brutta fine.

In via Ungaretti, a Quarto Oggiaro, da qualche giorno qualcosa non andava negli scarichi, e qualcuno ha detto di aver avvistato un serpente. In pochi ci hanno creduto finché lunedì, dal water di uno degli appartamenti, ha fatto capolino proprio un bell'esemplare di pitone reale.

Ha messo fuori la testa un attimo e poi è sparito nuovamente, lasciando attonita la proprietaria dell'appartamento, che non credeva ai suoi occhi. L'avvistamento ha suscitato subito molto scalpore e un po' di paura tra gli abitanti del palazzo, che hanno chiamato l'Enpa di Milano e un idraulico.

L'artigiano è intervenuto in casa della signora ed è riuscito ad estrarre dalla conduttura l'animale, lungo circa un metro, e a rinchiuderlo in un sacchetto. Sono poi stati i volontari dell'Ente nazionale protezione animali (Enpa) a recuperare il serpente, completamente intirizzito dal freddo, e a riconoscerlo come un pitone reale.

Non sono ancora state chiarite le modalità con le quali l'animale sia potuto arrivare agli scarichi, anche se purtroppo l'ipotesi più plausibile è quella che qualcuno, per sbarazzarsene, abbia deciso di gettarlo nello scarico. Per fortuna il povero pitone ha combattuto strenuamente la sua battaglia per la vita.

Il pitone reale, dopo essere stato visitato e lavato, è stato finalmente sistemato al caldo, dove ha ripreso un po' di calore e vigore. Nei prossimi giorni si potrà valutare se l'avventura sia davvero a lieto fine oppure le sofferenze patite nello scarico possano aver causato danni irreversibili al povero animale.

"E' la prima volta che si verifica un caso del genere - commenta il portavoce dell'Enpa - e comunque si tratta di un animale non pericoloso".

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